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Due celebri personaggi della Commedia dell'arte, uno di Napoli e l'altro di Bergamo, si ritrovano prima sullo stesso palco, poi nello stesso libro. Da una parte Pulcinella, il balletto in cui Stravinskij ritoccò la musica barocca di Giambattista Pergolesi con il suo inconfondibile accento musicale. Dall'altra parte l'Arlecchino di Busoni che, come dice lo stesso autore "è una lieve canzonatura della vita e anche del palcoscenico, di condotta sincerissima". Le due opere si riuniscono nell'allestimento di Lucio Dalla, la cui immaginazione ha catapultato Pulcinella nell'odierna Wall Street e ha giocato con la forza destabilizzante di un Arlecchino anticonformista. I due libretti sono pubblicati insieme, accompagnati da molti contributi che permettono di entrare sia nel mondo russo-parigino di Stravinskij, sia nell'immaginario musicale italo - tedesco di Busoni. Il corredo iconografico mostra inoltre un particolare interesse da parte delle avanguardie del Novecento nei confronti del teatro e della Commedia dell'Arte, con il ritratto di Busoni fatto da Boccioni, le bozze per gli allestimenti per il Pulcinella di Picasso, i Due Pulcinella di Gino Severini e tante altre immagini.